Benvenuti su PIANO B

Il nostro blog si propone  nell'offrire un'alternativa al pensiero comune e alla rassegnazione, con uno stile schietto e umano che rispetti l'intelligenza del lettore. Sfoglia le nostre pagine e lasciati ispirare!

Trainspotting 3.0 – La nostra decadenza lucida

C’è una lucidità disarmante nel video di Roberto Parodi, Trainspotting 3.0.Non è solo una riflessione sul tempo che cambia, ma una radiografia della nostra decadenza quotidiana — quella silenziosa, invisibile, che si consuma dentro ciascuno di noi ogni volta che rincorriamo l’ennesima novità digitale, la prossima scarica di dopamina virtuale, l’ultimo rito collettivo dell’inconsistenza.

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Referendum 8 e 9 giugno: quando anche votare diventa un problema di Riccardo Tugnoli

Nel silenzio ovattato della democrazia rappresentativa, ci avviciniamo al referendum dell’8 giugno. Non è mia intenzione – e non è nello spirito di PIANO B, blog che rifiuta l’asservimento a ideologie precostituite – suggerire cosa votare. Non voglio neppure dare un’indicazione generica, una di quelle frasi da retro di copertina tipo “l’importante è partecipare”. Ma una riflessione la dobbiamo fare, e senza sconti per nessuno.

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Famiglia, separazioni e senso di appartenenza: il grande rimosso della nostra epoca

Oggi ho deciso di scrivere qualcosa di diverso. Non parlerò di geopolitica, di finanza tossica, né delle ennesime pantomime parlamentari. Parlerò di un tema che non troverete in prima pagina, ma che scava più in profondità di molte "emergenze" sbandierate in tv. Un tema che conosco in parte sulla mia pelle, e che per questo affronto con una particolare onestà intellettuale: il rapporto tra legami familiari e la condizione, sempre più diffusa e trascurata, delle persone separate.

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Lutto nazionale e 25 Aprile: una riflessione amara sulla sobrietà a senso unico di Riccardo Tugnoli

Quest’anno, il 25 Aprile ha assunto un significato ancora più complesso. Alla commemorazione della Liberazione si è sovrapposto il lutto nazionale per la morte di Papa Francesco, proclamato dal Governo per ben cinque giorni, dal 22 al 26 aprile. Con il massimo rispetto per la figura del Santo Padre, la cui umanità e apertura hanno segnato un’epoca, non riesco a tacere un disagio profondo che sento dentro: quello di un uso distorto, selettivo e, diciamolo, politicamente orientato del concetto di “sobrietà istituzionale”.

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Il Paese dei Nervi Tesi – La violenza come nuova grammatica sociale

C’è qualcosa che si è rotto, silenziosamente ma in modo irreversibile, nel tessuto delle nostre relazioni. Lo vediamo ogni giorno: tra adolescenti che si aggrediscono per un like mancato o una parola di troppo, in famiglia dove la rabbia si trasforma in percosse, nei rapporti di coppia dove il rifiuto non è più accettato, e si arriva fino al femminicidio. È come se la violenza fosse diventata l’unico linguaggio compreso, l’ultimo codice per affermarsi, vendicarsi, esistere.

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Non è lavoro, è sfruttamento. E va fermato.

C'è qualcosa che non torna. Vai al supermercato e trovi frutta e verdura a poco prezzo, ma poi leggi che c'è gente che lavora nei campi per 20 euro al giorno, sotto il sole cocente, senza tutele, senza orari, senza diritti. Allora ti chiedi: ma com'è possibile?

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La folle settimana di Tramp: quando l’arroganza affonda il mondo

Non so voi, ma io comincio a pensare che qualcuno debba davvero togliere il Wi-Fi alla Casa Bianca. Perché ogni volta che quel biondo ossigenato apre bocca, non solo parte una raffica di tweet fuori controllo, ma si scatenano pure terremoti globali. L’ultima follia firmata Donald Tramp – sì, lo chiamo così apposta, che tanto ormai siamo alla farsa – è l’ennesimo esempio di come l’economia mondiale possa essere presa in ostaggio dall’umore ballerino di un solo uomo.

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113mila giovani scappati via: ma noi continuiamo a far finta di niente

di Riccardo Tugnoli

Centotredicimila.
Non è il numero di nuovi assunti, né quello delle nascite dell’anno.
È il numero dei giovani italiani che se ne sono andati dall’Italia nel 2023. A gambe levate.
Un intero stadio di ragazzi che ha detto: "ciao Italia, io così non ci sto più."

E noi?
Noi qua. A guardare. A tirare avanti. A fare finta che sia normale.

+36% rispetto all’anno precedente

Sì, trentasei percento in più rispetto all’anno prima.
Una fuga di massa.
Una generazione che non ce la fa più, che non ci crede più.
E mentre loro fanno le valigie, qui si continua a parlare di stabilità politica, di crescita, di rating migliorati.
Ma la realtà vera è un’altra: chi può, se ne va.


Scappano perché qui non c’è aria

Non è solo una questione di stipendi (che fanno schifo, comunque).
È che manca l’aria, manca la prospettiva, manca il rispetto.
Chi studia si sente preso in giro. Chi lavora è sfruttato. Chi sogna si sveglia ogni giorno con l’ansia di non farcela.

E mentre i giornaloni parlano di meritocrazia, i ragazzi passano da uno stage all’altro, da un call center a un master pagato a rate.
Poi mollano. E vanno via.


Chi resta si spegne. Chi parte si strappa.

E chi non parte?
Resta. Ma si spegne dentro.
Vede gli amici partire, vede che la scelta migliore è sempre più spesso quella di andarsene.

E attenzione: non se ne vanno i fannulloni. Se ne vanno i migliori. Quelli in gamba. Quelli che parlano tre lingue, che hanno voglia, che ci avevano creduto.
E invece se ne vanno, col magone. E spesso senza biglietto di ritorno.


Un Paese che si svuota

E allora la domanda vera è:
chi lo costruirà questo Paese tra 10, 20 anni?
Chi terrà in piedi le scuole, gli ospedali, le imprese? Chi insegnerà? Chi curerà?

Forse non interessa più a nessuno.
Forse il piano è tenere l’Italia come una vecchia pensione, da gestire finché regge, lasciando andare via chi ha ancora energia.


Serve un Piano B. Sul serio.

Questo blog si chiama PIANO B per un motivo.
Perché il Piano A è fallito.
Quello delle riforme a casaccio, delle pacche sulle spalle, dei tweet pieni di retorica. Basta.

Serve una politica seria, una nuova visione, un’idea di futuro che metta al centro le persone, non gli spread.

Serve dignità, rispetto, giustizia generazionale.
E soprattutto, serve urlarlo forte, perché il silenzio di questi anni ha fatto solo danni.


Se anche tu hai perso un amico, un fratello, un figlio o una figlia che è partito…
Se anche tu sei uno di quelli che ha fatto la valigia con le lacrime agli occhi…
Allora sappi che non sei solo.
Qui, su PIANO B, ne parliamo. Perché fingere che vada tutto bene è diventata la vera malattia italiana.


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Scrivici, commenta, condividi.
Perché cambiare si può, ma solo se iniziamo a parlarne sul serio.

Chi siamo

PIANO B è nato con l'obiettivo di offrire una voce autentica e non convenzionale, che inviti alla riflessione e all'azione. Con un approccio diretto e rispettoso, vogliamo stimolare la mente dei nostri lettori e incoraggiarli a guardare oltre i confini del pensiero dominante.

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